La massiccia protesta No Kings scuote la regione dei laghi mentre cresce il movimento anti-Trump
Il 15 giugno 2025, Lakeland, in Florida, ha ospitato una grande protesta anti-Trump come parte del movimento nazionale "No Kings", opponendosi all'autoritarismo percepito.

La massiccia protesta No Kings scuote la regione dei laghi mentre cresce il movimento anti-Trump
In un afoso sabato pomeriggio, il centro di Lakeland è diventato un vivace centro di dissenso mentre centinaia di manifestanti anti-Trump si sono riuniti per il “No Kings” Day, un’iniziativa nazionale che denuncia ciò che molti vedono come un’esagerazione del presidente Donald Trump e della sua amministrazione. La vivace assemblea è iniziata a Munn Park, mettendo in mostra un gruppo diversificato di partecipanti provenienti da contesti, età e lingue diverse per esprimere le loro preoccupazioni e sostenere la democrazia. Gli organizzatori hanno espresso il loro entusiasmo per la creatività e la passione mostrata dal pubblico, palpabili durante tutto l'evento. I partecipanti, come le ex insegnanti Sue Jones e Ann Beabout, hanno condiviso sincere preoccupazioni per la crescente divisione e ostilità che permeano la nazione, facendo eco a sentimenti collettivi di frustrazione e urgenza.
Dopo il raduno, i manifestanti hanno marciato per le strade del centro di Lakeland, mentre la polizia ha lavorato diligentemente per garantire la sicurezza sia dei partecipanti che della comunità circostante bloccando le strade. Tra loro c'era Benjamin Rios, un manifestante che indossava un costume coloniale e portava un cartello con il messaggio "No Kings". Nonostante fosse alle prese con problemi di salute dovuti a un recente ictus, la determinazione di Rios a opporsi alle ingiustizie percepite è rimasta incrollabile. L’evento non è stato esente da critiche, poiché i contro-manifestanti sono passati con i pick-up, mostrando con orgoglio cartelli a sostegno del presidente Trump, sottolineando la dura divisione presente nell’attuale clima politico. Notizie d'azione ABC riferisce che questa protesta locale era semplicemente un pezzo di un arazzo molto più ampio tessuto negli Stati Uniti.
Il Movimento Nazionale
Le proteste “No Kings” si sono svolte in tandem con una parata militare sul National Mall di Washington D.C., celebrando il 250° anniversario dell’esercito americano e in coincidenza con il 79° compleanno di Trump. Mentre decine di migliaia di persone hanno partecipato alla parata, milioni sono scesi in strada, con canti di “No Kings” che risuonavano nelle città di tutto il paese. Il movimento esprime un malcontento collettivo nei confronti dell’uso presidenziale del potere e della forza militare, insistendo sulla responsabilità e sul rispetto della democrazia. Questa protesta rappresenta l’opposizione più significativa a Trump da quando è entrato in carica, con manifestanti riuniti in città come Filadelfia, New York, Los Angeles e Chicago, con stime che suggeriscono che il numero di partecipanti ha raggiunto i 100.000 nella sola Filadelfia. Tempo fa luce su come queste proteste evidenzino questioni come l’intimidazione dei funzionari, l’epurazione dei cani da guardia e il blocco dei finanziamenti essenziali delle agenzie.
La vasta portata delle proteste di sabato dimostra una palpabile frustrazione nei confronti di ciò che molti considerano autoritarismo e dell’influenza di individui facoltosi in politica. Il movimento “No Kings”, sostenuto dal Movimento 50501, mira a contrastare la percepita spinta dell’ego di Trump nel giorno del suo compleanno e a incarnare un vivace rifiuto della politica miliardaria. Il nome "50501" simboleggia lo sforzo di unificare 50 stati in 50 proteste per un movimento indiviso contro questa percepita tirannia. Nel corso della giornata, le proteste sono state organizzate in quasi 2.000 località a livello nazionale, anche se in particolare assenti dal centro di Washington, dove lo spettacolo militare era al centro della scena. Notizie AP sottolinea che i partecipanti a Lakeland e altrove si sono impegnati in azioni non violente, marciando e portando cartelli mentre si impegnavano in discorsi per far risuonare la loro richiesta di cambiamento.
La Giornata “No Kings” serve a ricordare che in una democrazia la voce della gente deve essere ascoltata. Mentre le folle si radunano e i canti di dissenso riempiono l’aria, una cosa diventa chiara: le persone sono determinate a opporsi a ciò che percepiscono come una deriva verso l’autocrazia, garantendo che le loro preoccupazioni e i loro valori siano al centro del discorso politico.