La tempesta tropicale Henriette si rafforza, ma le Hawaii restano al sicuro
Scopri le ultime novità sul rafforzamento della tempesta tropicale Henriette nel Pacifico, senza alcuna minaccia per la terra.

La tempesta tropicale Henriette si rafforza, ma le Hawaii restano al sicuro
La tempesta tropicale Henriette è in aumento nell’Oceano Pacifico centrale, attualmente posizionata a circa 415 miglia (670 chilometri) a nord-nordest di Hilo, nelle Hawaii. Mentre si muove verso nord-ovest a una velocità di 26 km/h, c'è un senso di anticipazione nell'aria, ma è importante notare che si prevede che Henriette rimanga ben lontana dalle isole Hawaii, quindi non sono stati emessi avvisi o sentinelle costiere per la tempesta. Quest’ultimo sviluppo arriva quando Henriette vanta venti massimi sostenuti di 60 mph (95 km/h), con il potenziale per rafforzarsi ulteriormente con l’avanzare dei giorni. In effetti, le previsioni suggeriscono che potrebbe raggiungere lo stato di uragano entro la fine di domenica o lunedì, la cui soglia è rappresentata da venti di 74 mph (120 km/h). Il National Hurricane Center descrive Henriette come un piccolo ciclone tropicale, un termine che comprende un sistema rotante di nuvole e temporali che hanno origine su acque tropicali o subtropicali, completo di una circolazione chiusa a basso livello, come spiegato da NHC.
In un'altra parte del Pacifico, la tempesta tropicale Ivo sta perdendo vigore. Situata a circa 400 miglia (645 chilometri) a ovest della punta della Bassa California, si prevede che Ivo si indebolirà fino a raggiungere un minimo residuo entro lunedì, registrando attualmente venti massimi sostenuti di 40 mph (65 kmh) e spostandosi verso ovest-nordovest a un ritmo lento di 10 mph (17 kmh). Similmente a Henriette, non si prevede che Ivo minacci la terra e, ancora una volta, non sono in vigore controlli o avvisi costieri.
Comprendere i cicloni tropicali
Per comprendere meglio la situazione con tempeste come Henriette e Ivo, vale la pena chiarire alcune definizioni. Un ciclone tropicale, secondo diverse definizioni meteorologiche, è un sistema atmosferico rotante caratterizzato da nuvole e temporali organizzati: una configurazione piuttosto sofisticata, che inizia su acque calde. Nell’emisfero settentrionale, questi sistemi ruotano in senso antiorario, il che aggiunge intrigo alla loro dinamica. La classificazione varia daDepressione tropicale, con venti massimi sostenuti di 38 mph (33 nodi) o meno, aTempeste più grandiPiaceUragani, che arriva a 74 mph (64 nodi) o superiore. In questo quadro rientrano anche i tifoni e i cicloni, a seconda della loro origine geografica, ulteriormente spiegata a Segui i tropici.
La stagione degli uragani atlantici, che va dal 1° giugno al 30 novembre, presenta in genere il suo picco di attività da metà agosto a fine ottobre. In effetti, registrazioni accurate mostrano che i sistemi possono iniziare ad apparire già all’inizio di giugno, con intensità variabile con l’avanzare della stagione. Tuttavia, è fondamentale ricordare che gli uragani possono formarsi in qualsiasi momento durante questo periodo, tenendo sempre all’erta le comunità costiere.
Questo modello stagionale è rilevante anche per località come le Hawaii, dove le tempeste entro 200 miglia – e in particolare entro 75 miglia – possono portare pericoli significativi, soprattutto da venti e onde, anche quando non raggiungono la terraferma. Con i dati storici del National Hurricane Center che indicano numerose tempeste passate che hanno colpito le coste centrali del Pacifico, la vigilanza rimane fondamentale per tutti i residenti nelle aree vulnerabili.
Mentre osserviamo Henriette che si rafforza e Ivo che si ritira, il contesto più ampio dell’attività degli uragani sottolinea quanto questi sistemi possano veramente essere variabili. Man mano che le acque oceaniche si riscaldano e le condizioni evolvono, il potenziale sia di condizioni meteorologiche rischiose che di notevoli tempeste si profila appena oltre l’orizzonte, ricordandoci che in materia di natura, c’è sempre qualcosa da dire in merito alla preparazione.